Laboratorio acque potabili

informazioni riguardanti i parametri di potabilità, le analisi effettuate e le tariffe.

Il CO.R.D.A.R. VALSESIA SPA gestisce la rete acquedottistica di 33 comuni ripartiti tra la Valsesia e la Vallesessera e ed effettua prelievi ed analisi in autocontrollo, il cui numero e la frequenza dipendono dalla popolazione residente, seguendo scrupolosamente le Linee Guida della Regione Piemonte. Il piano degli autocontrolli viene redatto ogni anno ed approvato dall’ASL di competenza.

Il laboratorio effettua all’incirca 1000 analisi all’anno ripartite tra l’ autocontrollo dei punti rete, la gestione delle non conformità e la verifica delle captazioni e dei serbatoi di distribuzione.

Dall’inizio dell’anno 2007 il Laboratorio Analisi Acque Potabili (LAP) del CO.R.D.A.R. VALSESIA SPA è stato potenziato con l’introduzione di nuove strumentazioni in grado di effettuare parametri particolari quali i metalli in basse concentrazioni, anioni e cationi e tutte le analisi di routine, sia chimiche che microbiologiche, che sono delineate nel D. Lgs. n. 31 del 2 febbraio 2001

 

Il LAP è a disposizione degli utenti e può richiedere, a pagamento, le seguenti prestazioni:

  • Valutazione di nuove fonti di approvvigionamento idrico (sorgenti, pozzi) a scopo potabile, con rilascio del giudizio di qualità (non valevole come certificazione di potabilità). Il giudizio viene rilasciato su almeno tre prelievi annui in periodi significativi e relative analisi di tipo chimico e microbiologico.
  • Per controlli su acque di rete private nei casi in cui si sospetti la non conformità ai requisiti di legge (ad esempio sapore o odore sgradevole, presenza di colorazione o sedimento).

La richiesta deve essere inoltrata al laboratorio analisi acqua potabile compilando l'apposito modulo.

È possibile effettuare il prelievo chiedendo i contenitori all’ufficio utenze seguendo scrupolosamente le istruzioni per il prelevamento dei campioni. 

Si ricorda che l’analisi per il rilascio del giudizio di idoneità d’uso o potabilità può essere fatta esclusivamente dall’Azienda Sanitaria competente.

Elenco punti di prelievo/controllo e relative analisi.

Quali sono le principali fonti di inquinamento?

La situazione della Valsesia e della Valsessera non è particolarmente preoccupante, in quanto le fonti di inquinamento periodiche o fisse sono quasi tutte di tipo microbiologico e risolvibili con l’aggiunta di disinfettanti opportuni o mediante passaggio dell’acqua in impianti a raggi UV. Vi sono rari casi in cui  l’alterazione dell’acqua erogata è costituita da altri tipi di inquinanti, ad esempio solventi che vengono eliminati passando l’acqua in opportuni filtri a carbone, oppure materiali in sospensione eliminabili con dei filtri a sabbia.

Cosa serve la clorazione?

Il cloro si usa come agente per la potabilizzazione e conferisce un sapore particolare all'acqua. La concentrazione tollerata di cloro residuo dipende dai paesi e dalle abitudini dei consumatori e può essere molto diversa da paese a paese. In Europa, il livello di cloro residuo tollerato è molto basso; nell'ordine di 0.1 mg/litro. Negli Stati Uniti e in America in generale, dove il sapore di cloro è sinonimo di garanzia di qualità dell'acqua consumata, il valore che può essere tollerato è 10 volte superiore (1 mg/litro). Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, una concentrazione di 0.5 mg/litro di cloro residuo nell'acqua, dopo un tempo di contatto di 30 minuti, garantisce una disinfezione soddisfacente. D'altra parte, sempre l'O.M.S., precisa che non si è osservato nessun effetto negativo per la salute nei casi in cui la concentrazione di cloro residuo sia stato di 5 mg/litro. Questa concentrazione deve essere considerata come valore massimo che non deve essere raggiunta in nessun caso. L'introduzione di ipoclorito, forte ossidante, in acque cariche di materiale organico (acque superficiali) dà luogo a reazioni chimiche particolari. Alcuni sottoprodotti della disinfezione che si possono formare sono i composti organici clorurati, THM (Trihalometano) in forma abbreviata.

Che cosa sono i Raggi UV?

E' un metodo di disinfezione privo di effetti collaterali ma efficace solo al punto di contatto con l’acqua e che non dà alcuna garanzia al punto di utilizzo, soprattutto in frangenti in cui l’impianto a monte ha delle anomalie di funzionamento.

Cosa sono i filtri a carbone attivo?

E' un metodo di disinfezione per inquinanti di tipo organico quali i solventi, devono essere mantenuti sotto stretta sorveglianza con opportune analisi in entrata al filtro e in uscita e a saturazione vengono rigenerati in appositi forni.